Giro d’Italia 2018, Pinot: “Il livello è più alto dell’anno scorso. Fino a sabato sera si può sperare”
Thibaut Pinot inizia l’ultima settimana del Giro d’Italia 2018 al quarto posto in classifica generale. Il francese non è riuscito a vincere nessuna tappa in questo Giro, ma non ha mai avuti veri e propri crolli ed ora si ritrova a soli 26 secondi dal secondo posto in classifica generale e a 2’37” dal leader Simon Yates (Mitchelton – Scott). Il portacolori della Groupama – FDJ può quindi guardare con grande ottimismo all’ultima settimana di corsa dove proverà a migliorare il quarto posto finale ottenuto solo dodici mesi fa.
Come è andata seconda settimana?
È stata una seconda settimana difficile, un po’ per tutti. Ci son state molto tappe dure e insidiose. Son stato regolare, senza una giornata ecezionale, ma continuo il mio cammino, vedremo dove mi porterà.
Ieri hai avuto segni di crescita?
Ieri è stata una nota positiva, ma avrei preferito fare meglio. Avremmo potuto fare di più, sono arrivato sesto, come sullo Zoncolan. Meglio, ma non abbastanza per me.
Come va quest’ano rispetto allo scorso anno?
L’ anno scorso era una corsa completamente divesa. Alla partenza di una tappa non si sapeva chi poteva vincere, in molti avevamo vinto ua tappa, mentre quest’anno a parte la corno di dumoulin, ha vinto quasi sempre Yates. Vedremo qusta ultima settimana come andrà e se riuscirò a vincere una tappa perché sinora non c’è stato margine.
Si pensava a un Giro più equilibrato, invece c’è un corridore in grado di fare la diferenza
Alcuni sono più forti. Rispetto all’anno scorso Pozzovivo sta meglio e Yates è più forte di Quintana rispetto all’anno scorso. Ovviamente, il livello è più alto. Alla partenza si poteva pensare che senza Nibali e Quintana sarebbe più equilibrato, ma alla fine ci ritroviamo di fronte a una concorrenza molto forte. Personalmente penso di essere allo stesso livello dell’anno scorso, ma alcuni concorrenti sono più forti. Vedremo nella terza settimana.
Pensi Yates sia battibile?
Al momento è intoccabile. La sua seconda accelerazione ieri ci ha lasciato sul posto, non potevamo seguirlo. Eravamo già contenti di essere potuti rientrare su di lui inizialmente. La seconda volta l’abbiamo dovuto lasciar andare, eravamo già a tutta. Al momento è intoccabile. Comunque, si sa che il Giro è una corsa speciale, può sempre succeddere qualcosa. Lo ha dimostrato anche Nibali due anni fa quando Kruijswijk era in rosa. Fino a sabato sera è permesso sperare
Cosa ti aspetti fino a Roma?
Il giorno dopo la crono sarà per i fuggitivi. Poi giovedì se la giocheranno i migliori, ma con distacchi lievi. Infine arrivano due tappe con grandi salite: sarà lì che si potrà fare la differenza.
Pensi che la Mitchelton – Scott sia più debole ora?
Senza Chaves hanno perso una carta preziosa, ma hanno ancora Haig e Nieve che sono ottimi scalatori e che reggono sino all’ultimo momento. Finché ci sono loro in gruppo attaccare non serve a niente.
Cosa pensi di Froome?
Vedendo come ha vinto sullo Zoncolan pensavo avrebbe iniziato la sua rimonta, ma poi il giorno dopo ha perso 40 secondi. Eravamo tutti sorpresi, non sappiamo cosa pensare. Sull’Etna era con i migliori e il giorno dopo ha perso tempo in una salita breve. In questo momento non sai cosa aspettarti, se il meglio o il peggio, ma può sempre rientrare in corsa.
Quale sarebbe il tempo massimo da perdere domani?
Spero sempre di poter rivivere una giornata come al Romandia in cui ho battuto Dumoulin, jungels e Froome a cronometro. Sono fiducioso per domani, è una crono in cui possso fare bene. So che perderò da Dumoulin, ma se posso esere il migliore degli sclatori sarei contento. Spero di non perdere più di 1’30” da Dumoulin
Per te sarebbe una delusione non vincere una tappa?
Se arrivo quarto senza vincere una tappa sarebbe sicuramente una delusione perché farei meno bene dell’anno scorso. Se arrivo sul podio allora posso anche fare a meno di una tappa.
La crono dopo il giorno di riposo cambia qualcosa per te?
Cambia tutto, il corpo non reagisce allo stesso modo. Lo abbiamo visto settimana scorsa con Chaves. Non si è mai molto fiduciosi dopo il riposo, non sappiamo come reagire il corpo. Vai a tutta per 5-6 giorni e poi improvvisamente ti fermi. Non sono mai stato un grande fan delle tappe dopo il giorno di riposo. La crono potrebbe dare distacchi maggiori che se fosse stata il giorno dopo una tappa di montagna.
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Thibaut è un corridore che non può non piacere a chi ama il ciclismo. In corsa non si tira mai indietro, è sempre pronto a fare la sua parte senza calcoli micragnosi. Penso che sarebbe stato più vincente quando le corse erano senza le radioline in cui serviva la spregiudicatezza e l’improvvisazione. Troppi atleti danno spesso l’impressione di essere telecomandati da chi se ne sta tranquillamente in macchina. Mi piacerebbe che lui e Pozzovivo alla fine potessero far parte del podio. Yates fino ad oggi ha dominato in montagna ma bisognerà vedere come reagirà nella terza settimana mentre Doumoulin sembra al di sotto dell’anno scorso ma comunque sempre ad alto livello e molto intelligente nel leggere la corsa. A Sappada negli ultimi due Km. invece di perdere da Yates è riuscito a guadagnare qualche secondo. Di certo ha ragione Pinot nel dire che in questo Giro il tasso medio è al di sopra degli scorsi anni, cosa che prima di iniziare non lo avrei davvero creduto.
In pieno accordo con fiorin augusto.Questo Pinot e’ veramente degno di ammirazione e rispetto.Sj vede che corre d’istinto come i campioni del passato ed e’ un battagliero generoso.Gli auguro veramente di vincere corse importanti.Forse e’ nato in un’epoca sbagliata.